LEGGO IL TESTO
Dal libro dei Numeri 6,22-27
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
Quale augurio per questo nuovo anno, che iniziamo sotto lo sguardo e la protezione di Maria, Madre di Dio? L’augurio più bello ci viene dalla Liturgia della Parola, che oggi ci viene donata: semplicemente benedire!
La prima lettura biblica fa scendere su di noi una benedizione colma di luce, in cui prendere respiro per l’avvio del nuovo anno: il Signore parlò a Mosè, ad Aronne, ai suoi figli e disse: Voi benedirete i vostri fratelli. Che bello! Voi benedirete: per prima cosa, che lo meritino o no, voi benedirete i vostri fratelli. Dio ci raggiunge non proclamando dogmi o impartendo divieti, ma benedicendo.
La sua benedizione è una energia, una forza, una fecondità di vita che scende su di noi, ci avvolge, ci penetra, ci alimenta.
Dio chiede anche a noi, figli di Aronne nella fede, di benedire uomini e storie; di benedire il blu del cielo e il giro degli anni, il cuore dell’uomo e il volto di Dio. Mio e tuo compito per l’anno che iniziamo è quello di benedire. Cioè dire bene. Se non si impara a benedire, non potremo mai essere felice.
E come si fa a benedire? Dio stesso ordina le parole: Il Signore faccia risplendere per te il suo volto. Che cosa è un volto che risplende? Forse poca cosa, eppure è l’essenziale. Perché il volto è la finestra del cuore, racconta cosa ci abita, cosa stiamo vivendo, cosa stiamo sentendo.
Allora, carissimi fratelli e sorelle, brilli il volto di Dio, che in questo nuovo anno scopriamo un Dio luminoso, un Dio solare, ricco non di troni, di leggi, di dichiarazioni ma di luminosità di un volto che quotidianamente incontriamo. Un Dio dalle grandi braccia e dal cuore di luce.
La benedizione di Dio non è salute, denaro, fortuna, prestigio, lunga vita ma, molto semplicemente, è la luce.
La luce è tante cose, lo capiamo guardando le persone che hanno luce, e che emanano bontà, generosità, bellezza, pace. Dio ci benedice ponendoci accanto persone dal volto e dal cuore luminosi.
Continua il libro dei Numeri: Il Signore ti faccia grazia. Cosa ci riserverà l’anno che viene? Io non lo so, ma di una cosa sono certo: Il Signore ci farà grazia, che vuol dire: il Signore si rivolgerà verso di noi, si chinerà su di noi, ci farà grazia di tutti gli sbagli, di tutti gli abbandoni; camminerà con noi, nelle nostre prove si abbasserà.
Qualunque cosa accadrà quest’anno, Dio sarà chino su di noi e ci farà grazia.
Otto giorni dopo Natale ritorna lo stesso racconto di quella notte: Natale non è facile da capire.
Facciamoci guidare allora da Maria, che custodiva e meditava tutte queste cose nel suo cuore; che cercava il filo d’oro che tenesse insieme gli opposti: una stalla e «una moltitudine di angeli», una mangiatoia e un «Regno che non avrà fine». Come lei, come i pastori, anche noi salviamo almeno lo stupore: a Natale il Verbo è un neonato che non sa parlare, l’Onnipotente è un bimbo capace solo di piangere.
Dio ricomincia sempre così, con piccole cose e in alto silenzio.
Auguri, carissimi fratelli e sorelle… benedite sempre e comunque!
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Sei capace di benedire?
PREGHIERA
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
-Sal 66-