Amore e compassione al servizio del prossimo
Luigi, figlio di un medico Augusto, e di una nobil donna, Caterina, cresce in un contesto che lo ha sempre messo in confronto con l’esercizio della carità e della compassione verso il prossimo, infatti sia il padre che la madre hanno entrambi avuto sensibilità sociale e attenzione al prossimo, soprattutto ai più bisognosi, mettendosi a servizio dei più deboli; Luigi nasce a Conegliano Veneto il 1° novembre 1841.
Fin da giovanissimo la sua maturità umana e spirituale gli hanno permesso di essere un ragazzo dal cuore grande obbediente e con una spiccata intelligenza. A 15 anni è accolto come postulante nell’ordine dei ministri degli infermi a Verona, da p. Artini, un sacerdote con doti formative davvero esemplari. Luigi era un giovane obbediente e diligente. Emise la sua prima professione il giorno dell’Immacolata del 1858 e fu ordinato sacerdote il 21 maggio 1864 dal vescovo di Verona.
Il contesto storico nel quale vive lo rende partecipe di ben tre soppressioni due in Italia e una in Francia, ma non si lascia intimorire e continua nella sua missione e opera, in Francia fonda diverse opere e comunità, è maestro dei novizi e formatore, vice-provinciale e provinciale.
Il Capitolo lo elegge consultore nel settembre del 1889, per cui torna in Italia a Roma per rispondere agli impegni ai quali era chiamato, è qui che incontra Giuditta, che sarà poi Santa Giuseppina Vannini, con lei realizza l’opera alla quale si sente da tempo chiamato, la fondazione di un ramo femminile dell’ordine: Le Figlie di San Camillo, la sua più grande opera.
Il particolare affetto che lega padre Luigi e madre Giuseppina Vannini, stende l’ombra del pettegolezzo su questo rapporto, per cui padre Luigi viene mandato a Lima in Perù a rifondare la comunità camilliana, per 23 anni con instancabile impegno si mette a servizio dell’ordine. Svolge un apostolato intenso accanto agli ammalati, ai poveri, nelle case private, negli ospedali, nel lazzaretto e nelle carceri, fu confessore e direttore spirituale in diverse Congregazioni religiose, e il suo confessionale fu cattedra di misericordia e spiritualità, fu Consultore nell’Assemblea Episcopale di Lima, consigliere del Delegato Apostolico Mons. Pietro Gasparri, e i Nunzi apostolici che gli succedettero e le persone più autorevoli lo ebbero come padre spirituale.
La sua azione discreta ma continua, intelligente, carica di amore e di compassione, accompagnata da autorevolezza, da dolcezza e pazienza finì per farne un personaggio conosciuto e amato.
Si spense serenamente il 26 settembre 1923, mentre tutta la città lo proclamava “l’apostolo e il santo di Lima”.
Padre Luigi Tezza, ha compiuto in pienezza quello che un religioso è chiamato a fare, ha plasmato la sua vita ad immagine di Cristo, buon samaritano, rendendo viva la spiritualità camilliana “Ero malato e mi avete visitato… L’avete fatto a me”. Egli ha versato e continua a versare, attraverso la Congregazione delle Figlie di San Camillo, sulla persona di Cristo presente nei malati, l’olio della consolazione e il vino della speranza. Egli insegna ad ogni cristiano il modo di porsi di fronte alla sofferenza, come curarla e valorizzarla. Verrà beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 4 novembre 2001.
Postulazione
Sr. Bernedetta Rossoni, postulatrice
Istituto Figlie di San Camillo
Via Anagnina, 18 – 00046 Grottaferrata (Rm)