LEGGO IL TESTO
Dal vangelo secondo Giovanni 16,12-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
In questa domenica, celebriamo la solennità della Santissima Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo.
La Trinità per i grandi, per la dottrina della Chiesa è un mistero, è il mistero centrale della nostra fede.
Cos’è per noi uomini la Trinità? Cos’è per noi cristiani, credenti la Trinità? Cosa dice alla nostra vita questo mistero?
La Trinità, carissimi, è semplicemente il miracolo della vita. Pensiamo un pò…
Spesso la nostra vita, la nostra fede, il nostro credo assomiglia a quei pendolari che viaggiano tutto il giorno con il volto infossato in giornali, computer, cellulare, auricolari… mentre fuori accade il miracolo della vita.
Anche noi religiosi e sacerdoti spesso siamo bloccati in libri, in riti, in documenti, in chiacchiere religiose senza alzare spesso lo sguardo verso il miracolo della vita, che accade quotidianamente nella nostra esistenza.
Dio non è un numero tre. Dio è vita. Dio è bellezza. Dio è semplicità. È bacio, carezza, sguardo, accoglienza. Dio non è staticità. Dio si muove. Dio vuole fare casa con noi. È ci sentiamo a casa con Dio quando accetto e accolgo la diversità dell’altro ; quando so perdonare e permetto a tutti di crescere.
Tutta la realtà, la nostra realtà ha una dimensione trinitaria. La vita ha una parte verticale, orizzontale e interiore. Noi uomini e donne abbiamo tre dimensioni: il corpo, la mente, l’anima; lo spazio: la lunghezza, la larghezza, la profondità; il tempo: il passato, il presente, il futuro.
Ci vuole amore per giungere all’armonia delle tre parti. È l’amore che crea armonia e comunione nelle tre persone della Trinità. È l’armonia e la comunione che armonizza la nostra vita, la nostra esistenza, la nostra relazione con Dio, con se stessi e con glia altri.
Al termine di una giornata possiamo anche non aver mai pensato a Dio, mai pronunciato il suo nome. Ma se abbiamo creato legami, se abbiamo procurato gioia a qualcuno, se abbiamo costruito comunione, se abbiamo perdonato, abbiamo fatto la più bella professione di fede nella Trinità.
Il vero ateo, carissimi amici, è chi non lavora a creare legami, comunione, accoglienza; chi predica e chi chiama l’indifferenza “santa”. Chi diffonde gelo attorno a sé. Chi non entra nella danza delle relazioni non è ancora entrato in Dio, il Dio che è Trinità, che non è una complicata formula matematica in cui l’uno e il tre dovrebbero coincidere: «Se vedi l’amore, vedi la Trinità» (sant’Agostino).
Il dogma della Trinità non è un trattato dove si cerca con un po di furbizia e astuzia far coincidere il Tre e l’Uno, ma è sorgente di sapienza del vivere: se Dio si realizza solo nella comunione delle tre persone, così sarà anche per noi. Ci realizziamo umanamente e cristianamente nella comunione, sempre e nonostante tutto.
In principio aveva detto: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza». L’uomo è creato non solo a immagine di Dio, ma ancor meglio ad immagine della Trinità. Ad immagine e somiglianza quindi della comunione, del legame d’amore. In principio a tutto, per Dio e per me, c’è la relazione. Siamo frutto di una relazione. Siamo al mondo perché frutto della relazione dei nostri genitori; dopo la nascita non saremmo vissuti se qualcuno non fosse entrato in relazione con noi e ci avesse nutrito; ora viviamo perché siamo in relazione con Dio, con la natura e con gli altri.
Carissimi, in principio a tutto ciò che esiste c’è un legame d’amore. L’uomo è relazione oppure non è. Impariamo dalla Santissima Trinità ad essere uomini di comunione, legami di amore, sorgente di relazioni.
Impariamo da Dio, che è Padre, creatore di ciò che esiste; che è Figlio, germoglio di tutti i segni di vita; che è Spirito, amore che guida il creato verso la sorgente.
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Sono capace di essere vincolo di comunione con Dio, con se stesso e con gli altri?
PREGHIERA
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.
Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
-Salmo 8-