LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Marco 1,14-20
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Liturgia della Parola: https://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20240121.shtml
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”. Nel vangelo di questa domenica, terza del tempo ordinario, mi colpisce una parola, che trovo profonda e molto significativa per la nostra vita di credenti: compiuto. Con la morte siamo soliti dire: la vita è finita. Non è vero che finisce, perché la vita non può far altro che compiersi. Nulla si perde del passato, tutto si trasforma, diventa altro, raggiunge nuove pienezze, nulla viene davvero lasciato. Il tempo non si consuma, noi non siamo la cera di una candela, noi non siamo l’esaurirsi di un sogno, noi siamo compimento di noi stessi e di una storia più grande di noi, che è oltre noi.
Vi invito a guardare il tempo che è passato, a farlo con tanta compassione, è solo tempo compiuto. Certo non siamo stati perfetti, ma abbiamo fatto quello che potevamo, non potevamo far altro. Ritengo inutile chiedersi cosa faremmo adesso rispetto a quell’amore o a quell’amicizia che abbiamo tradito, a quel lavoro lasciato, a quell’occasione sprecata, ad una vocazione che uomini senza fantasia definiscono tradita: cuore in pace, non potevamo fare altro, anche quando siamo stati ignobili e tristi. Non potevamo far altro, siamo quel che siamo stati. Rimpiangere è rinnegare il Padre che ci tiene per mano. Che atteggiamento avere? Avere un cuore grato verso il compimento di quel Tutto che si chiama Padre. Non crediate ai sensi di colpa, il passato non si deve cambiare, il passato trova sempre vie per compiersi, anche davanti alla morte. Si chiama Pasqua. Non avete ancora fede
Carissimi amici, il Regno di Dio è vicino, è nel nostro corpo, è nelle ferite che fanno parte di noi, è nell’accumulo dei giorni che mai sono uguali, è nelle delusioni. La resurrezione non è qualcosa che sarà, il regno di Dio è qui, è vicino, perché ogni cosa risorge senza sosta e non si perde. L’Amore non dimentica, perché l’Amore si nutre della vita che si compie. La vita non può non compiersi, questo è Vangelo, perfino quando il corpo verrà inchiodato a un legno: tutto è compiuto.
di Padre Walter Vinci MI
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Senti che la tua vita è compiuta?
PREGHIERA
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Sal 24