Come abbiamo già visto nella scheda dell’Ospedale San Giacomo, nella sua seconda venuta a Roma per curarsi la piaga del piede, S. Camillo si presentò come un “uomo nuovo”, convertito e totalmente riconciliato con Dio. Era la fine dell‘Ottobre 1575. Anche lui affidò la direzione della sua anima a S. Filippo Neri, al quale mezza Roma ricorreva per confessarsi e per avere la direzione spirituale. Il buon rapporto che si stabilì lo si deve anche alla consuetudine che il Santo aveva di frequentare l‘Ospedale di S. Giacomo, e certamente non gli sfuggì il comportamento del nuovo arrivato, il giovane Camillo. Da S. Filippo tutte le Domeniche e feste si confessava nella Chiesa di San Geronimo della Charità e apprese diverse pratiche spirituali e le trasferì nella sua vita. Una di queste, La visita delle Sette Chiese, che assunse nella sua vita spirituale come atto penitenziale privilegiato.
Le fonti storiche camilliane ci dicono che questi pellegrinaggi penitenziali nella vita di S. Camillo furono frequenti, particolarmente in momenti delicati della vita della sua Congregazione.