LE CONTTRADDIZIONI DELL’UOMO
Giordana Angi, in questa stupenda canzone non fa altro che presentare l’attuale “epoca della complessità” , connotata da forti ambivalenze, da un continuo gioco con il proprio “contrario” . La vita dell’uomo è caratterizzata da molte contraddizioni, che lo mettono in una condizione di disorientamento, sofferenza, disperazione e in continua ricerca di appagamento. Siamo “perle preziose”, ma desideriamo essere sempre il contrario, instaurare relazioni e rapporti con se stesso, con Dio e con l’altro mostrando sempre il contrario di quello che gli altri percepiscono di noi. Se Dio ci ha creati perfetti noi desideriamo presentargli la nostra imperfezione; se la nostra esistenza umana è connotata di una quotidiana bellezza noi preferiamo presentare il limite a volte apparente e impercettibile; se l’altro ci riconosce come bellezza infinita noi desideriamo presentare il nostro lato buio e brutto del nostro essere in relazione. Perché? Perché… desideriamo essere il contrario di tutto e la nostra contraddizione di tutto. Amiamo la contraddizione della nostra vita. Esse sono, ormai, le condizioni della nostra esistenza. Se tu fossi… io sarei! Ma siccome sei… Ecco, il DNA della nostra esistenza, espressa nell’ultima frase della canzone “io voglio soltanto restare…” quello che siamo. Io sono!
S e tu fossi mare
io sarei
acqua, fiume, sale
io sarei
se tu fossi luna
io sarei marea
se tu fossi Dio
io sarei peccato
perdonami
se tu fossi vizio
io sarei vergogna
Ma siccome sei corpo
io sono la pelle
siccome sei bocca
io sono innocente
e lacrime e paure
disegnate tra le linee delle mani
ma siccome sei voce
io sono silenzio
siccome sei pace
io sono un inferno
e tutta la pazienza ad imparare
come è fatta una carezza
e siccome sei tutto
io sono soltanto una parte di te
Se tu fossi sbaglio
io sarei
rimedio e comprensione
io sarei
se tu fossi spazio
io sarei ordine
se tu fossi padre
io sarei principio
perdonami
se tu fossi voglia
io sarei piacere
Ma siccome sei corpo
io sono la pelle
siccome sei bocca io sono innocente
lacrime e paure disegnate tra le linee delle mani
ma siccome sei voce
io sono silenzio
siccome sei pace
io sono l’inferno
e tutta la pazienza di imparare come è fatta una carezza
e siccome sei tutto
io sono soltanto una parte di te
E se tu fossi pane
io sarei la fame
e se tu fossi tempo
io sarei l’attesa
l’impegno e la costanza
d’imparare a costruire una promessa
Ma siccome sei adesso
io voglio soltanto
restare con te
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