LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Giovanni 6,1-15
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Liturgia della Parola: https://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20240728.shtml
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
Il vangelo di questa domenica mette in evidenza un bellissimo particolare: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?», cioè non abbiamo nulla, ma quel nulla desideriamo offrire.
Tante volte, nella vita, ci troviamo Ad affrontare diverse difficoltà che ci sembrano troppo grandi. Accade sul lavoro, in famiglia, nella coppia, nello studio… Ci sembra che gli strumenti che abbiamo siano come armi spuntate e arrugginite. Coltiviamo la semi-certezza che le nostre risorse siano insufficienti per affrontare queste difficoltà. E così cresce l’ansia e la preoccupazione di non farcela.
C’è una possibilità, però, di offrire quel poco o nulla che abbiamo. Noi siamo abituati sempre a guardare il “giardino del vicino”, siamo abituati a nutrire una certa invidia nei confronti degli altri, siamo soliti vivere con l’ansia “del cosa deve dire la gente” senza pensare, forse, che gli altri stanno semplicemente offrendo il loro nulla per fare cose grandi. Vogliamo essere sempre i più bravi, coloro che offrono di più, coloro che appaiono semplicemente che appaiono i più importanti e belli. No, il vangelo ci dice semplicemente che dobbiamo offrire i cinque pani e i due pesci, cioè il nostro nulla, che donato con amore, nascondimento, disinteresse, diventa un dono grande, che permette di sfamare tanta gente.
Bisogna avere il coraggio di offrire i nostri «cinque pani d’orzo e due pesci», anche se ci sembrano poche cose: possono divenire gioia condivisa per tutti.
Il poco che siamo e che abbiamo, messo a disposizione del Signore, donato cioè con amore e per amore, è capace di far sentire amate le persone che abbiamo accanto, da noi e da Dio. Non dimentichiamolo.
Nessuno di noi ha zero. Ha qualcosa, che non sarà certamente abbastanza. Lo metta però con fiducia davanti al Signore ed Egli farà il resto.
Dovremmo diventare esperti nel fare questo tipo di miracoli, cioè nel fare ciò che ci è possibile fare senza pretendere da noi stessi l’impossibile. Quest’ultimo lasciamolo a Lui.
di Padre Walter Vinci MI
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Quali parti del mio cuore, della mia vita, hanno bisogno di essere ricongiunte passaggio di Gesù?
Il ragazzo che vive in me quali pani e pesci è desideroso di mettere in gioco?
Di quali condivisione sento di avere più “fame”? Quali potrei innescare??
PREGHIERA
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Sal 144