TE DEUM LAUDAMUS
Anche alla fine di questo anno tremendo!
Noi ti lodiamo o Dio,
anche al termine di questo anno terribile,
perché noi crediamo che Tu non ci hai mai abbandonato,
ma sei stato dalla nostra parte, hai camminato con noi, hai combattuto con noi,
effondendo su di noi la grazia del tuo Spirito, perché potessimo affrontare ogni prova.
Ti ringraziamo per i bambini nati in questo anno,
che ci ricordano che Tu hai ancora fiducia negli uomini.
Per i genitori in attesa di un figlio e per quanti ogni giorno hanno contribuito a far nascere nuove vite.
Noi ti lodiamo o Dio.
Per tutti i medici che si sono occupati di ogni paziente cercando di trovare il rimedio giusto.
Per tutti gli infermieri che, ben oltre gli orari di lavoro, sono rimasti ad accudire i malati.
Per chi lavora nell’amministrazione e ha procurato i mezzi per salvare più vite possibili.
Per i farmacisti esposti a tante richieste in un rischioso contatto con la gente.
Per tutti gli uomini e le donne che lavorano per offrire servizi essenziali e sicurezza.
Per tutti coloro che, nei luoghi di cura, aiutano a rendere più sereno il tempo difficile di una malattia.
Noi ti lodiamo o Dio.
Per i cappellani che hanno offerto il loro ascolto e il loro conforto,
donando la benedizione a volte con lo strazio nel cuore.
Per le religiose che si spendono accanto ai malati, con la loro testimonianza di amore.
Per i ministri della comunione che hanno portato, con il Corpo di Cristo, il conforto della Chiesa.
Per i volontari che con creatività hanno cercato tutti i modi per essere accanto ai malati.
Noi ti lodiamo, o Dio.
Per tante persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali
e che stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia,
e per tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo.
Noi ti lodiamo, o Dio.
Per i genitori che con forza e speranza sono accanto ai figli malati, come Maria accanto alla croce.
Per i figli che assistono i genitori nella gratitudine per tutta una vita donata.
Per gli sposi che si donano al loro coniuge malato mostrando che l’amore è più forte della morte.
Per le persone con disabilità che ci hanno aiutato a cogliere i valori essenziali della vita.
Per gli anziani che hanno trasmesso la sapienza della vita a chi è stato loro accanto.
Per i giovani che hanno dato la loro passione mettendosi a servizio di chi soffre.
Per tutti i malati che soffrono e si offrono, unendosi alla croce di Cristo.
Noi ti lodiamo, o Dio.
Per quanti sono morti in questo anno, certi che tu eri accanto a loro nel momento del Passaggio.
Per le persone conosciute in questo anno trascorso, per la ricchezza d’amore che abbiamo ricevuto.
Noi ti lodiamo, o Dio.
Per l’anno che verrà, per tutte le persone nuove che conosceremo.
Noi ti lodiamo perché non sapremo cosa accadrà,
ma sappiamo che non passerà giorno senza la Tua presenza.
+ don Paolo Ricciardi
Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma
Delegato per la Pastorale della Salute della Diocesi di Roma